La tradizione culinaria italiana ci permette di arricchire ogni nostra tavola con dei vini superbi e di qualità che garantiscono di ritrovare per ogni tipologia di piatto il giusto abbinamento. Degno di nota e davvero sublime è il vino Gavi di Gavi, un bianco DOCG (denominazione di origine controllata e garantita del Comune di Gavi).
Viene realizzato con uve autoctone della zona dell’alessandrino ed in particolare proprio nel suddetto comune a partire da piante che hanno ormai una lunga storia e tradizione. Il prodotto finale è un vino molto semplice da bere, apprezzato, fresco e di pronta bevuta.
La realizzazione di questo vino deve seguire un processo molto dettagliato e controllato in ogni suo minimo passaggio. Le uve, altamente selezionate, vengono sottoposte a deraspatura e poi a spremitura soffice (per evitare un’eccessiva acidificazione). Il liquido ottenuto viene trasferito in botti in acciaio inox per la successiva fase di fermentazione alcoolica a temperatura controllata. Segue poi il periodo di riposo su ceppi di lieviti specifici per circa quattro mesi. Solo ora si potrà procedere all’imbottigliamento del vino.
Il Gavi di Gavi è un vino bianco dal tipico colore giallo paglierino. Anche ai palati meno allenati appare con le sue note fruttate e floreali, in cui spicca enormemente la nota del melone e quella agrumata. Per descriverlo si possono usare i termini freschezza, gusto e snello. L’acidità è molto contenuta e questa sua caratteristica deriva in primo luogo dalle proprietà organolettiche proprie dell’uva utilizzata. Queste derivano soprattutto dal clima che caratterizza questa zona, con abbondanti precipitazioni da ottobre ad aprile e periodi di più elevata siccità e calore durante l’estate. Il mare ligure influenza l’aria attraverso i suoi venti e favorisce le enormi escursioni termiche tra il giorno e la notte.
Purtroppo non si tratta di un vino ancora molto conosciuto, ma il suo consumo sta aumentando notevolmente anche tra i meno esperti perché è davvero in grado di reggere il confronto anche con le etichette di maggiore lustro. Dalla sua parte ha sicuramente l’unicità dei profumi e dei sapori, il suo colore intenso ed elegante e la sua durabilità nel tempo (ha un’elevata shelf life che gli permette di essere conservato facilmente senza decadimento qualitativo).
Anche la sua storia è davvero unica. La tradizione locale vuole che il suo nome derivi da quello della Principessa Gavia, figlia del re dei Franchi che, per amore, si sposò in gran segreto contro il volere della Corte, per poi rifugiarsi proprio nel comune di Gavi insieme al suo amato sposo, sfuggendo alle truppe del re che volevano riportarla al padre. In onore dell’eleganza, bellezza, semplicità e genuinità della ragazza, i contadini del paese decisero di dedicare le loro viti e le loro uve alla principessa. Oggi sono undici i paesi che, secondo il disciplinare ufficiale, possono coltivare queste piante e da esse trarre i frutti per la realizzazione del vino.
Diverse sono le varianti del vino che può essere realizzato: tranquillo, frizzante, spumante, Riserva e Riserva Spumante con metodo classico, tutti DOCG e ottenuti da vitigno Cortese al 100%.