Indice dei contenuti
Un viaggio alla scoperta di questa uva a bacca bianca, regina delle province di Alessandria, Cuneo e Asti.
Il Cortese è un vitigno a bacca bianca che viene coltivato prevalentemente in quella zona collinare di Alessandria che unisce Ovada e Acqui Terme a Nizza Monferrato, territorio dove pare ne risalgano le prime origini.
Tuttavia, oggi sono oltre 3 mila gli ettari coltivati di questo vitigno, all’interno di una zona geografica estremamente ricca di sedimenti argillosi e che racchiude ben quattro regioni: Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna e Liguria.
Questo vino oggi è il protagonista indiscusso del Piemonte meridionale ed è, per sua natura, particolarmente attratto dalle brezze salmastre del mare Ligure. Durante il periodo rinascimentale venne infatti eletto bacca di corte dai nobili di Genova, dando una spinta importante alla coltura del Cortese nel territorio, che beneficia di questa condizione climatica particolare.
Cortese del Piemonte: un po' di storia
Vi è una storia decisamente singolare che ruota attorno al Cortese Piemonte. Pare che il suo nome derivi dalla leggenda della principessa Gavia, figlia del re dei Franchi, la quale si sposò in gran segreto durante l’Alto Medioevo contro la volontà della corte.
Per sfuggire alle truppe del padre, la principessa si rifugiò poi nella città di Gavi, culla del Cortese e terra dove si ritrovano le condizioni perfette per la nascita di vini di una certa rilevanza.
Alla bellezza e cortesia della principessa Gavia si deve il nome del vitigno, che in dialetto veniva chiamato Corteis, Courteis o Courteisa, facendo proprio riferimento alla bellissima donzella e alla delicatezza del succo di questa bacca bianca.
Il Cortese venne infine riconosciuto come uvaggio ufficiale grazie ad una lettera storica datata 1659.
Caratteristiche principali del Cortese
Questo vino del basso Piemonte si presenta principalmente di colore giallo paglierino chiaro. Può capitare a volte di scorgere tra i riflessi del suo colore anche del verde leggero.
Si caratterizza da un odore molto delicato e persistente, con note floreali e fruttate; al sapore è fresco, secco e piacevole, contraddistinto da un fondo leggermente amarognolo, ricalibrato però da una buona sapidità.
I grappoli del vitigno Cortese sono noti per essere di dimensioni medio-grandi, piramidali e molto alati. Anche i suoi acini hanno dimensioni medio-grandi e sono caratterizzati da una forma ovale, dalla buccia di colore giallo acceso e da uno spessore molto contenuto.
Il Cortese a tavola: accostamenti gastronomici
Essendo il Cortese del Piemonte un vino dalla buona sapidità e dai profumi intensi, viene spesso abbinato a varie portate a base di pesce: è perfetto infatti se accostato ad antipasti di mare o fritture.
Questo vino del Piemonte è ottimo inoltre in accompagnamento a primi piatti a base di pesce. È consigliato infatti servito anche con spaghetti alle vongole o con gamberi e verdure.