Fiano avellino

Vini bianchi campani, l’eccellenza nel bicchiere

Eleganti, ricchi di personalità e dotati di una rara finezza espressiva: i vini bianchi campani rappresentano una delle eccellenze regionali più apprezzate in Italia e all'estero. Le ragioni di questo successo sono da ricercare in due elementi: l'eccellente qualità dei vitigni autoctoni della Campania e il know-how di alcune aziende vitivinicole che hanno saputo interpretare e racchiudere in un calice le singole tipicità varietali. In questo articolo capiremo qual è il migliore vino bianco campano prodotto in Irpinia e scopriremo come abbinarlo per apprezzarne al meglio le caratteristiche.

 

Terroir e clima: quando la natura crea l'eccellenza

Un clima mite, quasi mediterraneo, caratterizzato da frequenti e ardite escursioni termiche. Un terreno ricco di sfumature ma dotato soprattutto di una forte mineralità e di uno spessore inedito. L'Irpinia è una delle DOCG più interessanti della regione. I Romani ne avevano intuito le grandi potenzialità tanto da ribattezzare la zona "Campania felix", un appellativo che ne sottolineava l'indubbia fertilità ma anche la naturale dedizione locale all'agricoltura.

Il terroir quindi è uno degli assi nella manica di queste zone. L'eruzione vesuviana del 79 d.C. riversò nell'atmosfera un quantitativo incredibile di materiali piroclastici: parte di questi, aiutati dai venti, andarono a depositarsi proprio in Irpinia.

Il suolo si arricchì quindi di micronutrienti vulcanici e di sfumature calcaree, un presupposto indispensabile per nutrire vitigni dotati di grande personalità ma anche di un notevole equilibrio, due doti ravvisabili soprattutto nei bianchi della regione. Tra i vini più rappresentativi dell'indole campana va citato senza dubbio il Fiano d'Avellino Case d'Alto, un'interpretazione audace ma elegante di una varietà regionale le cui origini si perdono nella notte dei tempi. C'è chi ritiene che il Fiano sia la famosa uva Apiana citata da Plinio il Vecchio e chi invece ritiene che il vitigno sia stato portato in Irpinia dagli abitanti di Apia, una cittadina del Peloponneso.

 

Vini bianchi campani: le realtà locali

La Campania, e l'Irpinia in particolare, sono considerate sin dall'antichità terre dedite alla coltivazione e alla produzione di vini eccellenti. I viticoltori della zona, è il caso di dirlo, sanno dove mettere le mani: il loro è un know-how che nasce da lontano ma che soprattutto riesce a trovare un notevole equilibrio tra tradizione e modernità.

Ne è un esempio l'azienda vitivinicola Case d'Alto di Grottaminarda, in provincia di Avellino. La profonda conoscenza del terroir ha permesso a questa innovativa realtà irpina di coniugare il tessuto aristocratico e antico dell'uva Fiano e di altre varietà autoctone campane con le moderne esigenze dei consumatori. I vini certificati IGT, DOCG e DOC provengono esclusivamente da vigne aziendali ultracentenarie allevate con metodi biologici, nel pieno rispetto dell'ambiente e dell'etica sostenibile. Nel caso del Fiano inoltre va riconosciuto all'azienda il merito di aver saputo recuperare un vitigno che ha rischiato di scomparire in seguito all'abbandono delle campagne nel dopoguerra ma soprattutto a causa dell'epidemia di filossera che ha messo in ginocchio il mondo rurale italiano.

 

Caratteristiche del Fiano

Il Fiano è considerato uno dei migliori vini bianchi della Campania ma in generale di tutta la penisola. Analizziamo le ragioni di questo successo. Il primo elemento da considerare è l'assoluta tipicità dell'uva da cui ha origine questo vino. Il Fiano è un vitigno eclettico, vigoroso ma caratterizzato da basse rese. L'origine vulcanica del terreno irpino conferisce a quei grappoli dorati e tenaci una piacevole freschezza. Una vinificazione attenta e nel pieno rispetto dei caratteri varietali, come nel caso del Fiano d'Avellino Case d'Alto, è il presupposto indispensabile per ritrovare nel calice quella fine struttura regalata dal terroir.

Il Fiano è un vino bianco dotato di una seducente veste color giallo paglierino, percorsa da intense sfumature verdi. La palette olfattiva si apre con un intenso profumo di fiori di camomilla e acacia che, in seconda battuta, lasciano la scena a ricordi di nocciola tostata, menta ed echi di un'antica mineralità. Il gusto è dotato di una naturale freschezza e sapidità che non rinunciano a una beva elegante ed equilibrata.

 

Fiano d'Avellino: degustazione e abbinamenti

Per degustare al meglio un buon bicchiere di Fiano non dovrete far altro che procuravi un calice di medie dimensioni ma con apertura abbastanza larga per favorire la diffusione di profumi e impressioni olfattive. Il vino va stappato almeno 30 minuti prima della degustazione per permettere una perfetta ossigenazione delle eventuali note di riduzione derivanti dalla vinificazione.

Gli abbinamenti perfetti? Provatelo come aperitivo, in compagnia di un buon tagliere di salumi e formaggi locali a pasta medio-dura o con gustosi finger food. Il Fiano solleticherà a dovere le vostre papille gustative, preparandole all'incontro con le successive portate. Dotato di una grande versatilità, questo vino si sposa alla perfezione con piatti di mare e di montagna.

In conclusione, il Fiano è un vino che non può mancare nella cantina di chi apprezza le eccellenze italiane. Un ultimo consiglio, perfetto per i palati gourmet: provatelo con il pad thai, non ve ne pentirete!