Indice dei contenuti:
- La Cantina Accordini Igino
- La storia della Cantina Accordini Igino
- L’Amarone della Valpolicella di Accordini Igino
- Quanti mesi di invecchiamento prevede il disciplinare dell’Amarone della Valpolicella?
- Le caratteristiche più importanti dell’Amarone della Valpolicella
La Cantina Accordini Igino
Il Veneto è una delle regioni più affascinanti d’Italia, e le sue peculiarità ed eccellenze si riscontrano in diversi ambiti della produzione: i vini veneti sono uno dei prodotti ritenuti fiori all’occhiello di questa regione, caratterizzati dal loro sapore inconfondibile e nati dalla passione dei loro stessi produttori.
Se siete alla ricerca di consigli sul vino e volenterosi di approfondire chi sono i principali produttori veneti, uno dei più importanti è certamente Guido Accordini, imprenditore agricolo ed enologo, che esercita presso la sua Cantina di famiglia – la storica Accordini Igino (https://www.accordini.it/).
La produzione di Accordini è interamente ed orgogliosamente made in Italy; essa si contraddistingue dalle altre realtà concorrenti della zona, per la speciale produzione di uno dei prodotti più tipici del Veneto, conosciuto e apprezzato sia in Italia, che nel mondo: stiamo parlando dell’Amarone della Valpolicella.
In questo articolo, andremo alla scoperta di questo importante vino che viene prodotto grazie all’impegno di Guido Accordini – esperto di Amarone della Valpolicella – e andando anche a conoscere la sua produzione disciplinare: infatti, è solamente attraverso un’attenta osservanza delle regole, dedotte dal disciplinare di produzione, che si potrà ottenere un prodotto unico nel suo genere, andando a tutelarne il valore e la qualità, ma soprattutto utilizzando solamente materie e strumenti di primissima qualità e scelta.
La storia della Cantina Accordini Igino
La Cantina Accordini Igino nasce nel 1821, proprio nell’area più tradizionale della vitivinicoltura veneta: la Valpolicella.
La produzione familiare di questa Cantina è stata resa celebre grazie ai suoi successi di calibro nazionale ed internazionale, affermandosi come un’azienda leader nel suo settore.
Tutt’oggi, questa passione e tradizione per il vino è stata tramandata ed ereditata da Guido Accordini, figlio del capostipite Igino.
Guido è un esperto enologo e produttore presso la sua stessa azienda, e produce non solo l’Amarone, ma anche diversi altri vini veneti più conosciuti e apprezzati a livello mondiale che potete vedere qui. (https://www.accordini.it/it/vini/vini/)
Dagli iniziali 3 ettari, questa azienda oggi vanta circa 35 ettari di terreno, dove si sono potute integrare innovazioni e tecnologie enologiche, rimanendo sempre nel rispetto e nella tutela della tradizione che più li contraddistinguono.
Con il passare del tempo, anche la Cantina ha subito diverse innovazioni e migliorie, adattandosi alle diverse esigenze commerciali volte essenzialmente alla produzione del loro business, mantenendo però un ambiente assolutamente confortevole e familiare per poter assaporare in compagnia i prodotti tipici della zona, ma soprattutto degustare e apprezzare i propri vini.
L’Amarone della Valpolicella di Accordini Igino
Quanti mesi di invecchiamento prevede il disciplinare dell’Amarone della Valpolicella?
La qualità che contraddistingue l’Amarone della Valpolicella è certamente derivata dalla corretta osservanza e applicazione delle regole della sua produzione: la tradizione, che si tramanda da secoli, testimonia principalmente il successo di questo prodotto, ma è solamente attraverso una costante strategia di miglioramento dei processi e delle tecniche legate alla sua produzione che si potrà ottenere un vino sempre più rinnovato e migliorato.
L’ambiente e la posizione geografica stessa in cui viene prodotto l’Amarone, ossia sulle colline di Moron Negrar, caratterizzano questo vino eccellente prendendo le proprietà del terreno di calcare siliceo in cui nasce e l’esposizione dei vigneti è appositamente studiata verso Est Ovest.
Le uve estive raccolte dall’azienda Accordini Igino, che generalmente sono Corvinoni, Corvina, Rondinella e Oseleta provenienti da vigneti allevati a Pergola Veronese, dovranno riposare lentamente per almeno 5 mesi nei fruttai, per far in modo che le uve possano perdere la maggior parte del loro peso: dopodiché, i loro stessi grappoli saranno scrupolosamente controllati, al fine di eliminare gli elementi danneggiati e rendere perfetto ogni grappolo.
In questo frangente di tempo, il vino comincerà ad adottare naturalmente le sue caratteristiche specifiche che lo rendono unico, come ad esempio la diminuzione dell’acidità, che potrà favorire il proliferare di sostanze particolari, come il resveratrolo, che caratterizzano fortemente il suo sapore singolare.
Successivamente, le uve verranno pigiate, e si effettuerà una vinificazione a caldo, con temperatura controllata, che durerà per circa uno o due mesi al massimo.
Giunti a questo punto, uno degli ultimi passaggi è certamente quello dell’affinamento, dove si prevede che il vino rimarrà a riposare in dei tonneau francesi per almeno 24 mesi, dopodiché versato in vasche di acciaio fino a che non avverrà il processo di imbottigliamento.
Di conseguenza, il processo di invecchiamento dell’Amarone avrà un periodo con una durata di circa tre anni minimo: questa attesa verrà certamente ricompensata dal suo sapore e caratteristiche esclusive del suo genere.
Le caratteristiche più importanti dell’Amarone della Valpolicella
Tra le caratteristiche più importanti, che contraddistinguono l’Amarone della Valpolicella rispetto a tutti gli altri vini, troveremo sicuramente quelle del suo sapore inconfondibile, e il suo colore rosso di intensità piena: con le sue note granate e il suo profumo che potrà farvi ricordare la frutta passita e le spezie, queste note profumate verranno ulteriormente esaltate dal suo gusto morbido e asciutto, piuttosto fruttato, dalla personalità forte e vigorosa.
Oltretutto, questo vino rientra tra i grandi vini italiani più longevi: infatti, può tranquillamente superare gli oltre vent’anni di conservazione senza che esso subisca alterazioni, o danni, a carico del suo gusto e consistenza.
Per poterlo conservare in maniera impeccabile, questo vino dovrà essere conservato in un luogo che sia fresco e asciutto, specialmente lontano dalla luce solare, e possibilmente la bottiglia dovrà essere coricata.
L’Amarone andrà servito a una temperatura tra i 18 e i 20 gradi, stappando la bottiglia almeno un paio d’ore prima d’essere versato, e potrete gustarlo utilizzando un bicchiere Grand ballon / Bourgogne, che ne esalterà ulteriormente le caratteristiche.
Per concludere, l’Amarone della Valpolicella è un prodotto che nasce solamente dalle annate eccellenti, ed è proprio questa selezione rigorosa che lo renderà un vino composto da una grande struttura e dalla passione dei suoi stessi produttori, la famiglia Accordini: l’ingrediente principale, infatti, è proprio l’amore e la cura che si può ammirare – e gustare! – di un vino così speciale, che non potrebbe esistere senza il rispetto e la salvaguardia della sua tradizione secolare.