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Insetti a tavola: opportunità, legislazione e impatto ambientale

Negli ultimi anni, la farina di insetti è diventata una delle nuove tendenze alimentari in tutto il mondo. Questo ingrediente innovativo ha attirato l'attenzione di molti chef, produttori di cibo e consumatori, grazie alle sue proprietà nutrizionali e all'effetto positivo sulla sostenibilità ambientale.

La commercializzazione della farina di insetti nell'Unione Europea è ancora in fase embrionale, ma sta diventando sempre più popolare tra coloro che cercano alternative sostenibili alle proteine animali tradizionali.

Ma cos'è esattamente la farina di insetti, e quali sono le implicazioni del suo utilizzo?

Quando è stata introdotta in Europa la possibilità di commercializzare la farina di insetti?

La produzione e l'utilizzo di insetti a scopo alimentare è una pratica antica in molte culture del mondo. In Europa, tuttavia, la commercializzazione di insetti come cibo è stata autorizzata solo nel 2018, quando la Commissione europea ha aggiornato il regolamento sulle nuove fonti alimentari. Questo ha permesso la vendita di insetti come cibo in tutta l'Unione europea, compresa la farina di insetti.

Concretamente tutto il discorso scatenatosi intorno all’utilizzo alimentare degli insetti è partito il 26 gennaio quando è entrato in vigore il regolamento che autorizza la commercializzazione delle larve di Alphitobius diaperinus (verme della farina minore) congelate, in pasta, essiccate e in polvere. A marzo 2022 era stata la volta dei grilli in polvere ed ad oggi esistono 8 domande in fase di valutazione per introdurre la commercializzazione di altre specie. Ma cosa prevede a livello legislativo la commercializzazione della farina di insetti in UE?

Cosa dice la normativa?

Attualmente, non esiste alcuna normativa specifica che regoli la commercializzazione della farina di insetti nell'UE. Tuttavia, la Commissione europea ha pubblicato un documento di lavoro sul tema nel 2015, nel quale si stabilisce che gli insetti possono essere considerati come "nuovi alimenti" in quanto non sono stati comunemente consumati prima del 1997. Di conseguenza, la commercializzazione di insetti e prodotti a base di insetti dovrebbe essere autorizzata in base alle regole dell'Unione europea sui nuovi alimenti.

Tuttavia, molti produttori di farina di insetti in UE sostengono che il processo di autorizzazione sia troppo costoso e complesso per le piccole imprese. Inoltre, poiché la farina di insetti viene utilizzata come ingrediente e non come prodotto finito, le autorità sanitarie dell'UE potrebbero considerarla come un additivo alimentare, soggetto a regolamenti ancora più rigorosi.

La normativa europea stabilisce le regole per la produzione, la lavorazione e l'etichettatura degli insetti come alimento. La farina di insetti deve essere prodotta in strutture autorizzate e controllate dalle autorità competenti. Inoltre, deve essere etichettata con tutte le informazioni necessarie, come l'elenco degli ingredienti e le allergie alimentari. In particolare, questi test sugli allergeni puntano a proteggere le persone già allergiche a molluschi e crostacei poiché, in fin dei conti, le specie animali considerazione, non sono poi così diverse.

Da dove nasce l’idea di utilizzare la farina di insetti

Ma da dove nasce l'idea di utilizzare la farina di grilli come alimento? In realtà, l'idea non è nuova. In molte culture del mondo, gli insetti sono stati a lungo considerati una fonte di proteine ​​e nutrienti. La farina di insetti è anche una fonte sostenibile di proteine, poiché gli insetti richiedono meno acqua, cibo e terra per produrre la stessa quantità di proteine delle fonti di proteine ​​animali tradizionali come il bestiame.

Inoltre, la farina di insetti può essere utilizzata in molti prodotti alimentari diversi, tra cui pane, pasta, barrette energetiche e snack salati. La farina di grilli, ad esempio, ha un sapore leggermente nocciolato che si presta bene ad essere utilizzato in ricette dolci o salate.

Valori nutrizionali della farina di insetti

La farina di insetti è ricca di proteine, vitamine e minerali. A seconda della specie di insetto utilizzata, la composizione nutrizionale può variare leggermente. Tuttavia, in generale, la farina di insetti contiene circa il 60-70% di proteine, oltre a grassi salutari, fibra e carboidrati. Inoltre, gli insetti contengono vitamine B, ferro, calcio e altri nutrienti essenziali per la salute umana.

Il rispetto della sicurezza alimentare

La sicurezza alimentare è un aspetto fondamentale dell'utilizzo della farina di insetti. La produzione e la lavorazione degli insetti devono rispettare gli standard di igiene e sicurezza alimentare stabiliti dalla normativa europea. Ciò include la gestione degli alimenti, la pulizia delle attrezzature e la prevenzione della contaminazione microbiologica. Inoltre, la farina di insetti deve essere adeguatamente etichettata e immagazzinata in condizioni sicure per evitare la proliferazione di batteri.

L'impatto sull'ambiente della produzione di insetti

La produzione di insetti è considerata una delle opzioni più sostenibili per il futuro dell'alimentazione. Gli insetti richiedono meno acqua, cibo e spazio rispetto agli animali tradizionali, producono meno gas serra e generano meno rifiuti. Inoltre, molti degli insetti utilizzati per la produzione di farina sono allevati con scarti alimentari, come frutta e verdura, che altrimenti sarebbero stati buttati via.

Infine è da rilevare che la produzione di proteine attraverso l’utilizzo degli insetti è economicamente più sostenibile rispetto alla produzione di fonti di proteine animali ben più tradizionali.

Le sterili polemiche sulla questione

La farina di insetti è stata oggetto di numerose polemiche negli ultimi mesi, ma è importante sottolineare che non esiste alcuna imposizione all'uso di questo prodotto. Al contrario, la sua produzione e commercializzazione sono regolate dalle normative europee, che prevedono un rigoroso controllo sanitario e la tracciabilità del prodotto. È vero che alcuni alimenti a base di insetti sono stati introdotti sul mercato europeo, ma il loro consumo resta tuttora facoltativo e non obbligatorio. Le polemiche e le diffidenze nei confronti della farina di insetti nascono spesso da contesti di disinformazione, in cui le informazioni sono distorti e amplificate. In particolare, in alcuni ambienti tipicamente complottistici, si diffondono teorie del complotto che vedono nella farina di insetti un prodotto pericoloso per la salute o che nasconde chissà quale fine nascosto. In realtà, la farina di insetti rappresenta una risorsa alimentare sostenibile e può rappresentare un'alternativa interessante per la produzione di alimenti proteici e nutrienti, sempre nel rispetto delle normative e dei controlli sanitari previsti dalla legge.

In conclusione, la commercializzazione della farina di insetti in UE è ancora in fase di sviluppo, ma sembra essere una tendenza in crescita tra i consumatori che cercano alternative sostenibili alle proteine animali tradizionali. Nonostante la mancanza di regolamentazione specifica, molti produttori di farina di insetti stanno cercando di far conoscere i benefici del consumo di insetti come fonte di proteine, sostenibilità e nutrizione. La farina di insetti infatti rappresenta un'opzione alimentare sana e sostenibile.