L’Alzheimer è una malattia neurodegenerativa che attacca il cervello e che non ha una sola ed unica causa, molte concorrono al suo insorgere. La malattia è stata individuata non moltissimi decenni fa da un neurologo tedesco, Alois Alzheimer da cui prende il nome, dopo l’esame di una donna morta per una malattia sconosciuta.
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L’uva: dono della natura
Che centra l’uva con l’alzheimer? Questo frutto ha delle proprietà antiossidanti molto pronunciate e grazie a queste può essere utilizzata come una medicina naturale contro l’insidiosa malattia.
A scoprirlo l’Università della California, che ha dimostrato i benefici dei componenti del frutto sul metabolismo cerebrale. La sperimentazione è stata fatta su dieci soggetti (5 maschi e 5 donne) che cominciavano a manifestare i primi sintomi della malattia e che sarebbero peggiorati nel giro di pochi anni. Divisi in due gruppi a caso, un gruppo per sei mesi ha ingerito tutti i giorni due tazze di acini d’uva; l’altro gruppo invece ha ingerito un placebo che conteneva polifenoli (ingrediente principe del frutto). I risultati di questa sperimentazione sono stati resi noti dalla rivista Experimental Gerontology e sono stati eccezionali: il gruppo che aveva mangiato gli acini d’uva ha ottenuto un miglioramento del metabolismo cerebrale nelle aree colpite dalla malattia; il gruppo che non aveva mangiato uva non dimostrava alcun segnale di rallentamento della malattia.
Il primo gruppo ha visto un netto miglioramento anche nella memoria a breve termine, sollecitata da una serie di test. Perché? Si pensa che i polifenoli, non presenti nel placebo, siano la causa della reazione; sono potenti antiossidanti e svolgono anche la funzione di antinfiammatori, riuscendo così a rallentare la nascita di radicali liberi che con gli anni colpiscono le cellule. Diminuendo i radicali liberi, anche l’afflusso del sangue al cervello ne ottiene beneficio, specie nelle zone interessate alla memoria.
Ovviamente è una strada ancora lunga da percorrere perché un esperimento su dieci prsone non è certo significativo, ma i medici sono ottimisti e certi di poter confermare i risultati dell’esperimento anche su larga scala.
L’uva: ottima anche per cuore e ossa
Le meraviglie della natura non smettono mai di sorprenderci. L’uva, frutto buonissimo, non è solo un probabile aiuto nei casi di alzheimer, ma avendo una ricchezza di zuccheri, vitamine (specie quelle appartenenti al gruppo A B e C), è un grande alleato contro l’anemia, l’affaticamento, le varici. Essiccata, l’uvetta per intenderci, è un valido aiuto per la salute delle ossa.