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Etichette per alimenti e marketing: l’importanza della personalizzazione

Uno dei compiti di un’etichetta destinata a un prodotto alimentare è senza dubbio quello di coinvolgere il consumatore dal punto di vista emotivo. Le etichette degli alimenti possono condizionare in maniera significativa le decisioni di acquisto che vengono prese dai consumatori. La trasparenza e la chiarezza delle informazioni sono fondamentali, ma vanno integrate con altri elementi, in particolare quei fattori che esaltano gli aspetti migliori del prodotto e della marca andando a stimolare il pubblico dal punto di vista sensoriale. Il settore alimentare è infatti uno dei più influenzati dalla soddisfazione emotiva dei consumatori.

Il coinvolgimento emozionale e la psicologia del colore

Per ogni azienda del comparto alimentare diventa indispensabile essere in grado di rispondere a tali esigenze, mettendo in risalto sulle etichette le peculiarità che hanno maggiore capacità di coinvolgere emozionalmente il pubblico, dall’affinità con la marca, ad esempio, fino ai contenuti grafici e a quelli legati alla stampa.

In merito al design delle etichette adesive, molto diffuso tra le aziende alimentari è l’utilizzo della psicologia del colore, integrata alle strategie di marketing proprio allo scopo di incentivare precisi stimoli nella mente del potenziale consumatore. Il giallo, ad esempio, in ambito alimentare pare avere la capacità di stimolare l’appetito e di comunicare felicità, mentre l’arancione è sinonimo di positività e di ottimismo. Passione ed energia, invece, sono correlati al rosso, che inoltre stimola il desiderio di assaggiare. Le tinte calde, in linea di massima, sono più efficaci nel migliorare l’appetibilità di un prodotto, che grazie ai colori giusti viene caricato anche di valori edonistici.

I colori green

Una tendenza sempre più in voga tra le etichette alimentari è quella delle tonalità cromatiche legate al mondo della sostenibilità e del biologico. Le tonalità green, come il verde e il marrone, trasmettono sensazioni di salubrità e natura. In un contesto in cui si presta sempre più attenzione al benessere alimentare, poi, si va diffondendo l’utilizzo del colore bianco, che è strettamente correlato a valori come purezza e autenticità, molto usato quindi per prodotti alimentari che contengono pochi ingredienti naturali. Ciò non toglie, comunque, che si possa scegliere un’etichetta bianca per poi intervenire su altri aspetti, per esempio focalizzandosi sulle caratteristiche della carta o sulle nobilitazioni in fase di stampa.

Le nobilitazioni

Anche la personalizzazione della stampa gioca un ruolo fondamentale nel rendere più coinvolgenti le etichette dei prodotti alimentari. Tra i parametri più rilevanti in tal senso vi sono le nobilitazioni che esaltano i dettagli e rendono più esclusiva l’estetica dell’etichetta. Una delle più usate è la stampa a caldo, una lavorazione che tramite l’impiego di lamine di diversi colori mette in evidenza i particolari delle etichette; è applicabile al nome del prodotto, a un claim e a qualunque elemento grafico si voglia far risaltare. La stampa a caldo è disponibile in due versioni. C’è quella più tradizionale e quella in 3D. La differenza tra le due è che nella prima si ottiene grande luminosità e brillantezza con effetto piatto, nella seconda – detta anche stampa in colata – si aggiunge un effetto tridimensionale ai particolari nobilitati.

C’è poi il rilievo serigrafico, nobilitazione che mette in primo piano un dettaglio dell’etichetta attraverso una serigrafia con lacca UV trasparente. L’effetto ottenuto è quello di un leggero spessore, molto gradevole alla vista e al tatto. Anche le lavorazioni consigliate per migliorare la resistenza e la durata dell’etichetta possono dare il loro contributo in termini estetici. Verniciatura e plastificazione, infatti, possono essere realizzate con finitura opaca o lucida a seconda dell’effetto desiderato; la plastificazione è disponibile anche nella versione soft-touch.

Il materiale di stampa

Altro parametro con peso rilevante è il materiale di stampa. Tra gli aspetti che ne condizionano la scelta vi è anche la capacità della carta di comunicare i valori del prodotto e di stimolare emotivamente il pubblico. Una particolare menzione in tal senso meritano le carte enologiche, soluzioni molto raffinate e dallo stile classico, che conferiscono un’impronta importante, quasi sempre necessaria per vini e spumanti. E tornando sul discorso green, attualmente punto di forza di molte aziende, le carte eco-friendly come la Betulla riciclata o la Giardino Eden contribuiscono in maniera significativa a comunicare determinati valori in maniera efficace.

Per le aziende alle prese con la stampa è fondamentale fare affidamento a fornitori che mettano a disposizione ventagli di scelta molto ampi riguardo alle carte, ma non solo. Poter contare su un livello di personalizzazione elevato delle etichette è un’ottima premessa per ottenere i risultati sperati. Un esempio è quello di LabelDoo, etichettificio storico che online punta proprio sulla forte customizzazione; è così che in pochi anni è diventato un vero e proprio punto di riferimento nel labelling per il mondo B2B.

Le etichette per alimenti trasparenti

Infine, una soluzione che fa presa già da diverso tempo in ambito alimentare è quella di puntare su etichette trasparenti. Mostrando ai consumatori gran parte del prodotto queste etichette vanno oltre la percezione visiva; superano l’immaginazione del potenziale cliente e offrono già a primo impatto un’idea precisa su consistenza, colore e altre qualità del prodotto. Le etichette trasparenti possono comunque essere personalizzate, con le nobilitazioni e con stampa in quadricromia.