Non bisogna essere sommelier per apprezzare pienamente i vini. Con un po' di pratica e mettendo a punto alcuni semplici accorgimenti, è possibile imparare a riconoscerne le caratteristiche essenziali. La degustazione di un vino non è un semplice assaggio, come sanno bene gli appassionati, ma un processo tecnico vero e proprio che consente di valutare con precisione la qualità del prodotto.
Gli aspetti teorici e tecnici da considerare sono tanti, ma è proprio questa conoscenza che consente di sperimentare qualcosa di unico, sia in casa durante un'occasione speciale che nel contesto di un ristorante, nel momento in cui si vuole scegliere una bottiglia.
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Cosa vuol dire degustare un vino
Con l'aumentare dell'interesse verso l'universo del vino, negli ultimi anni si è assistito a un notevole incremento di risorse informative disponibili per esperti, appassionati e neofiti, sia online che offline. Oltre alle guide e alle recensioni sui vini, che è comune trovare in siti come questo wine magazine online, sono sempre più frequenti eventi organizzati sul territorio, come degustazioni guidate, tour enogastronomici e corsi di formazione, che mirano a educare e coinvolgere i consumatori. Questi eventi offrono un'opportunità unica per scoprire le diverse sfaccettature del mondo vinicolo, apprendere le tecniche di degustazione e approfondire la conoscenza sui vari vitigni e terroir.
Assaporare un vino, quindi, vuol dire apprendere e saper padroneggiare varie tecniche in modo da valutare se il prodotto che si intende acquistare e gustare sia di buon sapore e di elevata qualità. Significa soprattutto mettere da parte per un momento l'idea di bere subito il vino, concentrandosi invece sulla descrizione dal punto di vista visivo, da quello dell'olfatto e da quello gustativo.
È la tecnica che consiste nell'osservare le varie sfumature di colore del vino, nell'analizzare la consistenza quando viene versato nel bicchiere e nel comprendere la fragranza rilasciata. La vista, l'olfatto e il gusto diventano quindi degli aspetti essenziali per mostrare una conoscenza approfondita della materia.
Un processo di analisi sensoriale
Per una valutazione completa, è fondamentale concentrarsi proprio sui tre aspetti che sono stati citati in precedenza. Può sembrare un controsenso, ma per apprezzare pienamente un vino, la prima impressione, quella visiva, ha un ruolo determinante. Quando il vino viene versato nel bicchiere, la vista permette di identificare subito le sue caratteristiche, definendo se si tratta di un vino scuro, limpido, brillante o molto denso.
Per quanto riguarda l'analisi organolettica, l'olfatto mette in contatto direttamente con il vino. Annusare è un passaggio molto delicato, perché si può percepire la struttura del vino stesso, identificandolo come secco o dolce. Allo stesso tempo si può classificare la bevanda come, ad esempio, fruttata. L'esperienza della degustazione è completata dal gusto, che combina tutte le sfumature del vino con un piccolo sorso.
L'apertura della bottiglia
Prima di procedere nelle varie fasi, non bisogna trascurare l'importanza dell'apertura corretta della bottiglia. Questa deve essere tenuta in verticale, ponendo una mano sul collo e l'altra per afferrare il cavatappi. Quando il tappo è più lento, bisognerebbe accompagnarlo girandolo in modo delicato, per mettere a punto un'apertura silenziosa.
Perché lasciare riposare il vino
A questo punto si dovrebbe lasciar decantare il vino, prima di versarlo nel bicchiere. Lasciare riposare il prodotto è fondamentale per esaltare al massimo le sue qualità organolettiche. Si può utilizzare la stessa bottiglia, stappandola e versando un bicchiere per far riposare il resto per circa un'ora, oppure si può utilizzare un decanter apposito, per permettere al vino di riposare per un certo periodo.
La vista nella degustazione del vino
Un ottimo modo per rivelare molte caratteristiche del vino è quello di osservarlo dopo averlo versato nel bicchiere. È possibile ruotare il tutto, per notare soprattutto la consistenza e il colore. Si può osservare quanto è limpido o quanto è scuro, valutando la struttura sulla base dei veli che lascia nei bordi del bicchiere.
L'olfatto per determinare il bouquet
Con l'olfatto è possibile determinare il bouquet, che consiste nell'insieme di aromi del vino, come speziato o fruttato, nell'intensità e nella complessità. Già dalle prime note olfattive che arrivano si può stabilire la qualità, notando che, ad esempio, un odore acre potrebbe dare dei sospetti.
L'analisi gustativa del vino
Il vino generalmente viene assaggiato con due piccoli sorsi, lasciando trascorrere un po' di tempo prima di deglutire. Così la lingua e il palato possono rilevare anche i sapori secondari. Un'analisi di questo tipo consente di determinare la persistenza, la dolcezza, la struttura e la sapidità, confermando o modificando le sensazioni ottenute precedentemente.
Come nella fase olfattiva, anche in questo caso è importante tenere conto delle predisposizioni gustative e delle preferenze personali. La vista, infatti, tiene conto di caratteristiche oggettive, mentre l'olfatto e il gusto potrebbero portare a valutazioni differenti.