Incastonata tra Lazio, Marche e Toscana, viene chiamata il “cuore verde dell’Italia”: la regione Umbria è l’unica a non essere bagnata dal mare, ed è composta in buona parte da verdi colline (circa il 70% del territorio) oltre che da catene montuose.
Il suo territorio ricco di boschi di faggi e di querce è solcato da numerosi laghi e corsi d’acqua tra i quali il più importante è il Tevere, ed è ricco di borghi e città circondate da un paesaggio fiabesco e in prevalenza collinare. Il clima è temperato e tutt’oggi l’ambiente naturale risulta ben conservato.
Grazie alla generosità del suo territorio ed alla conservazione delle tradizioni locali la regione offre un turismo legato alla storia, alla natura ed anche alla gastronomia con le sue antiche ricette della tradizione ed i salumi prodotti secondo l’arte umbra della norcineria. Come ad esempio lo strolghino al tartufo nero, una sublime eccellenza.
Sono infatti molte le eccellenze gastronomiche di questa regione la cui cucina è nota per l’utilizzo di materie prime povere ma di eccellente qualità, tra le quali ricordiamo il pregiato tartufo nero di Norcia, la Pasta alla Norcina, il Brustegnolo (dolce povero di ingredienti ma ricco di gusto) e molti altri.
L’arte della norcineria in Umbria è tanto antica quanto famosa in tutto il mondo, ed il suo prodotto d’eccellenza è certamente il Prosciutto di Norcia IGP; vi sono poi i curiosi Coglioni di Mulo, il Capocollo, la gustosissima Coppa di Preci.
Oltre alle numerose trattorie caserecce questa generosa e ricca regione vanta oggi la presenza di ristoranti stellati disposti sul suo territorio, che rappresentano un fondamentale punto di riferimento per chi va alla ricerca dell’eccellenza culinaria.
Le stelle Michelin, infatti, sono un riconoscimento ambizioso rappresentante una qualità riconosciuta a livello internazionale e vengono assegnate sulla base di cinque criteri fondamentali: Qualità dei prodotti, padronanza di sapori e tecniche di cottura, la personalità dello chef, il rapporto qualità-prezzo e la coerenza tra le visite.
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Casa Vissani
Tra i ristoranti dell’Umbria che hanno ottenuto l’agognato riconoscimento vi è Casa Vissani, situato a Baschi (TR) sul Lago di Corbara, con i suoi quasi cinquant’anni di attività: qui lavora Gianfranco Vissani, uno degli chef più conosciuti ed innovatori d’Italia.
L’edificio, elegante e curato in ogni dettaglio, è caratterizzato da un arredamento che offre ai visitatori la piacevole sensazione di trovarsi all’interno di una vera e propria casa appartenente a persone facoltose: vi sono eleganti divani il pelle, luci morbide ed accoglienti, specchi e tappeti persiani, librerie e quadri che contribuiscono a rendere l’ambiente raffinato ma accogliente.
Il ristorante si trova immerso ambiente naturale: un meraviglioso giardino lo fronteggia, ove è possibile godere di una piacevole sosta prima o dopo il pasto.
Molto apprezzabile è la WelcomeRock: uno spazio tutto nuovo dedicato esclusivamente all’accoglienza del cliente, che viene curata in ogni dettaglio.
Vespasia a Norcia
Nel cuore di Norcia ed all’interno del Palazzo Seneca, nobile dimora del XVI Secolo(PG), troviamo invece il ristorante stellato Vespasia.
Qui le vecchie tradizioni locali incontrano una gradita innovazione che le valorizza con attenzione e grande amore, in un ambiente ospitale in cui si respira quiete ed armonia ed in bella stagione è possibile mangiare all’esterno, posizione dalla quale è possibile osservare romantici e suggestivi scorci delle torri e dei campanili.
Al Vespaia viene garantita grande attenzione nei confronti della tradizione, dell’eleganza, della ricerca e, ultima non per importanza, di una grande etica professionale.
I due chef, Fumiko e Fabio, uniscono le loro grandi conoscenze ed abilità nel creare piatti unici ed introvabili altrove: il punto di forza è l’innovazione della tradizione nel suo pieno rispetto.
Sala Vespaia è la sala principale del ristorante, arredata con eleganti tavoli circolari e grandi lampadari, mentre la Sala del Camino Nero è quella più intima, caratterizzata dalla presenza di grandi mobili in legno ed, appunto, un particolare camino nero. E’ inoltre presente una piccola oasi verde all’esterno, molto apprezzata per eleganti aperitivi quando il tempo lo permette.
L’acciuga a Perugia
Per finire, alle porte di Perugia (PG) troviamo il ristorante stellato L’Acciuga, situato in una zona periferica in cui non ci si aspetterebbe di trovare un ristorante di alto livello.
Da poco insignito della stella michelin, questo ristorante si fa custode e messaggero delle materie prime del territorio e della tradizione umbra che rimanda a ricette povere ma succulente.
Ed è proprio questo che caratterizza la cucina de l’Acciuga, che prende il nome da un pesce povero ma ricco di buone qualità.
Oltre al titolare Luca Caputo dietro alle quinte lavora un ampio team di chef dotati di grande esperienza ed amore per il territorio, alla continua ricerca e valorizzazione del prodotto locale nonché accurata selezione dei produttori di materie prime, nel più totale rispetto delle antiche tradizioni che vengono modernizzate con cura e sapienza.
Il locale è accogliente, moderno e ben curato: nessun dettaglio viene lasciato a se stesso. Il menù è un vero e proprio viaggio alla scoperta del pescato abitualmente definito “meno nobile”, che qui viene riproposto in una forma sorprendente, e valorizzato con criterio ed intelligenza.
Siete mai stati in un ristorante stellato?
In definitiva, nella meravigliosa regione dell’Umbria è possibile affrontare un viaggio culinario più unico che raro, attraverso sapori, profumi e tradizioni senza tempo delle quali oggi possiamo godere moderne ed affascinanti rivisitazioni che ne rispattano appieno le antiche origini.
Si tratta di una terra generosa ove cucina e natura sono fuse tra loro in modo indissolubile, e che regala scorci di paesaggi meravigliosi in grado di riempire gli occhi e il cuore.
I piatti di questa regione hanno il sapore della tradizione, della semplicità e della stessa terra verde dalla quale hanno origine, e sono in grado di far vivere a chi li assaggia un’esperienza più unica che rara.
Nel rispetto della natura e di tutto ciò che è vera passione.
Ricordiamo anche la tradizione del tartufo bianco, da scoprire con i tour enogastronomici in Piemonte.