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Dalla musica ai videogiochi: Fabio Ciciotti, in arte B-Faces, torna a far parlare di sé!

L’eclettico e rivoluzionario dj Producer torna a far parlare di sé, ma questa volta non per la musica ma per la nuova idea imprenditoriale. Ormai è noto che il suo nome d’arte B-Faces deriva proprio da questa “doppia vita”, che conduce tra palco e imprenditoria. Questa volta si parla del suo lato imprenditoriale! Sbarca nel mondo del Metaverso con un progetto dedicato al food top secret!

 

Da quale idea è partito il tuo nuovo progetto imprenditoriale?

Come sapete, sono anche un inventore. La musica, una passione che mi accompagna fin da bambino e che è diventata, con il tempo, un lavoro, è solo una parte del mio universo interiore. Mi interesso anche di innovazione e tecnologia.

Questa volta ho veramente esagerato! Dato che nel mondo del food, strategico per l’immagine del nostro Paese e amato da tantissime persone, non esistono giochi o esperienze legate al Metaverso, l’ambiente 3D condiviso di mondi virtuali creati dagli utenti stessi e incentrati su connessioni sociali, ho deciso di crearne uno. Per essere precisi, è il caso di utilizzare la prima persona plurale:abbiamo deciso di crearne uno. Lavoro infatti con un team composto da professionisti di alto valore che sono orgoglioso di avere al mio fianco in questa avventura.

 

Fabio, non tenerci sulle spine: ci aspettano grandi novità nel mondo del gaming per settembre?

I dettagli specifici del progetto sono ancora top secret. Quello che, per ora, posso rendere pubblico è il fatto che ogni giocatore avrà la possibilità di crearsi un avatar con il proprio volto. Avrà anche la possibilità di girare per la città, un po’ come si fa nel gioco GTA (Grand Theft Auto).

La cosa interessante rispetto ad altri giochi riguarda il fatto che, per ottenere oggetti interessanti e preziosi, non è necessario accumulare crediti.

 

Hai detto, poco fa, di avere al tuo fianco un team. Cosa stanno realizzando le persone che lavorano con te?

Stanno mettendo a punto un progetto di gaming in cui l’affascinante universo del food & beverage sarà al centro del gioco. Attenzione: non bisogna immaginarsi i giochi che permettono di coltivare verdure, presenti sul mercato da quasi 20 anni! Non sarà nulla di tutto questo.

Si tratterà, infatti, di un’esperienza immersiva che incentiverà l’aggregazione di persone non solo nel Metaverso, ma anche fuori. A quest’ultimo aspetto tengo particolarmente. Non è un caso che, da un paio d’anni, io stia cercando di concentrarmi, con i messaggi che mando durante le interviste e non solo, sull’invitare chi mi segue a usare con moderazione i social e a cercare occasioni di aggregazione che esulino dalla realtà virtuale.

Tornando al gioco, ricordo che l’ambientazione sarà innanzitutto un contesto urbano. Verranno poi proposti altri mondi. In questo momento, gli sviluppatori del mio team stanno lavorando su un mondo isola e su uno che ripropone il Texas. Basta, vi sto rivelando troppo!

 

Secondo te, ci sono differenze tra videogiochi e Metaverso? Quali sono?

Sì, ovviamente ci sono! Il Metaverso è un mondo parallelo che si fonda sulla realtà aumentata e che, a mio avviso, è dedicato soprattutto a un pubblico di età adulta per via dei contenuti, ma anche per le azioni che vengono compiute. Il progetto top secret che stiamo sviluppando, invece, si rivolge a tutti. 

Tra gli obiettivi c’è anche quello di assumere del personale per poi farlo lavorare nel Metaverso. L’uscita, come avete giustamente ricordato, è fissata per settembre. Non posso però rivelarvi altri particolari oltre a quelli che ho già spoilerato in questa intervista.
Ah no, un’altra cosa lo posso dire: il progetto, che sarà messo online i primi di settembre si chiama #cibusetvinum, se siete curiosi potete intanto visitare il sito della  start-up innovativa, che si chiama FoodWineandCo … Coming soon!