La storia del gelato si perde non proprio nell'alba dei tempi ma nella Penisola Araba, più o meno durante il IX secolo, gli arabi iniziarono quel lungo percorso che da allora ci porta sino a questo dolcissimo presente ricco di sorbetti, mantecati, ghiaccioli, granite etc.
La prima necessità di vincere in dolcezza la calura estiva fu quindi la scoperta di alcuni arabi del primo medioevo, di dolcificare con succo di canna da zucchero il ghiaccio, il primo ghiacciolo della storia dell'uomo.
Da allora sono stati compiuti ulteriori passi, sino al pieno medioevo nel quale furono, ispirati dal succo di canna ghiacciato arabo, refrigerati i succhi di diverse tipologie di frutta, una sorta di sorbetto medievale.
Solamente alla fine del XVII secolo possiamo datare la prima tipologia di gelateria della storia, ma ci dobbiamo spostare a Parigi.
Il Café Procope, la gelateria preferita da Honorè de Balzac, e non solo …
Siamo nella Ville Lumiere del XVII secolo: un cuoco nato in Sicilia, tal Procopio dei Coltelli, scopre quanto sia goloso il sapore del succo di frutta congelato e tritato, la prima granita della storia.
Sembrerebbe l'uovo di Colombo, ma la strada è ancora lunga per arrivare sino al terzo millennio e alle delizie fiorentine del Caffè delle Carrozze.
Insomma, Procopio dei Coltelli credeva nella sua proposta, mise in gioco tutti i suoi risparmi ed iniziò a sedurre la Parigi di fine '600 con le sue granite al sapore di frutta, tanto gustose quanto amate da personaggi famosi di quell'epoca come Honorè de Balzac, George Sand, Voltaire, il Dottor Guillotin, sino a quel piccolo 'corso' che proprio in quel periodo iniziava a conquistare gran parte dell'Europa come oggi la conosciamo: Napoleone!
La granita del Café Procope piaceva a tutti e il buon Procopio de Coltelli, inconsapevole, aveva creato la prima gelateria della storia.
Da Procopio ai giorni nostri il cammino è stato lungo
Dal Café Procope alle gelaterie moderne, luoghi in cui si esalta la creatività di mastri gelatai oggi definiti quasi alla pari di chef rinomati, il cammino è stato lungo, ricco di alti e bassi, non tanto nella tipologia del prodotto offerto, il gelato, quanto nella qualità.
Entrare oggi in una gelateria è come entrare in un laboratorio in cui si miscela il sapore con la volontà di creare un prodotto che sia di altissima qualità, utilizzando prodotti freschi (ricordate anni fa come si diffusero su larga scala sciroppi e miscele preconfezionate per gelatai poco esperti?), considerando le tendenze alimentari di tutti, quindi anche di coloro che hanno scelto di rinunciare alle proteine animali.
Ognuno è libero di pensarla come crede ma la gelateria, che lo vogliate o no, è il posto più dolce, appagante, serotoninico, democratico che esista, anche quando ci si azzuffa in famiglia sulla scelta dei gusti per coni o coppette, abbinamenti alle volte convenzionali, altre volte molto meno.
L'importante è che trionfi il sapore, lo sapeva bene Procopio dei Coltelli!