Batterio della xylella: emergenza a livello europeo

Batterio della Xylella: emergenza a livello europeo

Sull’emergenza del batterio vegetale della Xylella che a causa della sua difficilissima eliminazione ormai non è più solo un problema dei Paesi Europei ma di tutta l’Europa, visto che l’infestazione si sta espandendo a macchia d’olio, l’Efsa (l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare) ha confermato che tutti i trattamenti sperimentali utilizzati fino adesso non sono stati in grado di fermare in modo definitivo il batterio, ovvero di debellarlo, ma piuttosto di ridimensionarne i sintomi.

Cosa fare

Le misure adottate

Al momento l’unica soluzione per arrestare l’inesorabile avanzata del batterio della Xylella è quella di applicare nell’immediato le misure di controllo approvate dall’Unione Europea, perché dal 2015 fino ad oggi riuscire a contrastare in modo efficace questa epidemia è stato molto difficile in quanto la comparsa dei sintomi avviene tardivamente e ne impedisce il riconoscimento. Quindi la decisione dell’UE di adottare delle misure di emergenza (che sono già in vigore) come abbattere tutti gli alberi infetti, compresi quelli sani ma che trovandosi in un raggio d’azione a meno di 100 ettari potrebbero essere infettati, la rimozione tempestiva delle piante male e il controllo degli insetti responsabili dell’infestazione si sono rivelate estremamente efficaci.

Inoltre l’Efsa ha condotto anche delle simulazioni che hanno dimostrato che il batterio della Xylella potrebbe infestare le piante anche in un raggio d’azione molto inferiore ai 100 ettari, in questo caso però le cause devono essere ricercate in una prematura diagnosi dell’insorgere della malattia, in un controllo troppo accurato delle larve e degli insetti adulti responsabili e un ritardo nella rimozione degli alberi contaminati, infatti al contrario è stato riscontrato che l’eradicazione potrebbe non avvenire, tra l’altro bisogna anche tenere conto che l’infestazione potrebbe espandersi drasticamente quando si riducono le zone tampone, ovvero la divisione tra i terreni sani e quello malati.

Dove

Le zone colpite dal batterio della Xylella

La comparsa in Europa del batterio della Xylella risale al 2013 quando in Puglia, più precisamente nella regione del Salento, si è verificata una celere dissecazione degli Ulivi che ha consentito di individuare, per la prima volta, questo agente infestante, mentre nel 2015 la sua presenza è stata registrata in Francia e Costa azzurra.

Nel 2016 l’infestazione del batterio della Xylella è arrivata sia alla Balneari sia in Germania, però fortunatamente in territorio tedesco è stato possibile debellarlo immediatamente in quanto aveva colpito solo una serra, infine nel 2017 anche nella Spagna del sud si è registrata l’arrivo dell’epidemia che inizialmente aveva toccato solo i mandorli ma oggi si è espansa per circa 134 mila ettari di terreno.