Mulino Puglia

Mulino dei comunità Puglia: democrazia del cibo

La Festa della Terra è stata l’occasione per procedere lo scorso 31 marzo all’inaugurazione di un progetto innovativo che permette di valorizzare i prodotti del mondo agricolo: il primo Mulino di Comunità.
Questa struttura è situata nel cuore del Salento, precisamente a Castiglione d’Otranto, una frazione del comune di Andrano e permette a tutti di poter usufruire dei servizi del mulino e poter molire e produrre le proprie farine.
L’iniziativa è davvero senza precedenti in Italia e rappresenta il primo esempio di collaborazione tra le istituzioni e spinta che viene dal basso, una vera e propria partnership avviata da un’idea dell’associazione Casa delle Agriculture Tullia e Gino. I titolari di questo ente, infatti, hanno sentito la necessità di promuovere la cultura del territorio salentino e in particolare di trasformare i cereali di qualità del posto e valorizzare l’ingente biodiversità in termini di legumi e cereali pugliese.
Tutti questi obiettivi vengono raggiunti in un luogo davvero caratteristico, precisamente all’interno di un mulino. Quest’ultimo deve rappresentare un luogo polifunzionale che non deve essere visto solo come sito di lavoro e produzione ma anche come uno spazio dove deve aggregarsi, promuovere la cultura e mantenere vive le tradizioni locali. Proprio su questi aspetti si concentra l’opera degli attivisti dell’associazione che mettono in evidenza come il mulino rappresenti anche “luogo di cultura e strumento di lotta allo spopolamento nelle aree rurali del Salento“.

Quella del Mulino di Comunità non è un’idea recente ma nasce circa 10 anni indietro quando Casa delle Agricolture, avvalendosi anche della collaborazione dell’associazione Rete Salento KM 0, ha iniziato una raccolta fondi con lo scopo di avviare il recupero di terreni incolti e abbandonati per avviarli nuovamente alla coltivazione e incementare la produzione di cereali e legumi. La comunità salentina ha risposto con un entusiasmo inaspettato e in poco tempo sono stati raccolti, grazie alle donazioni dei cittadini, ben 37mila euro che sono stati destinati alla ristrutturazione dei locali che oggi ospitano il mulino. Ovviamente lo splendido risultato raggiunto non è stato possibile solo grazie all’impegno delle associazioni e dei cittadini ma anche grazie alla partecipazione della Regione Puglia che ha elargito un contributo di 50mila euro che ha permesso l’acquisto di buona parte delle attrezzature.
Grazie a questo progetto collettivo e a 360 gradi, l’associazione è stata in grado di realizzare la cosiddetta “democrazia alimentare” intesa come possibilità di accesso a tutti i cittadini a prodotti di qualità. Specie le fasce più deboli, per ragioni di economicità, sono infatti maggiormente indirizzate all’acquisto di cibi spazzatura; grazie a questo programma è stato realizzato un servizio che permette anche di promuovere la produzione di cereali di qualità e la cultura agroalimentare salentina.